indietro                                             LIQUORI CASALINGHI

Nocino


Il nocino è un liquore di origine emiliana da farsi verso la metà di giugno quando le noci non sono ancora giunte a maturazione.

Pulite accuratamente le noci e tagliatele in quarti, intere: il guscio è ancora tenero e si utilizza anche il mallo.
Fate sciogliere lo zucchero nell'acqua a fiamma bassa e versate lo sciroppo ottenuto in un recipiente di vetro a bocca larga e con tappo dove avete messo le noci tagliate, l'alcool, i chiodi di garofano e la buccia del limone.È importante che lo sciroppo sia raffreddato a temperatura ambiente prima di unirlo all'alcool se si vuole ottenere un liquore ben limpido. Se invece è ancora tiepido il liquore s'intorbida. Chiudete bene il recipiente e lasciatelo al sole per 40 giorni.
Passati i 40 giorni filtrate il tutto tenendo da parte il liquido ottenuto in una bottiglia che chiuderete e conserverete al buio fino al momento dell'uso.
In un altro recipiente di vetro invece, rimetterete la parte solida rimasta sostituendo solo la buccia di limone con un'altra fresca, e riversandoci sopra gli ingredienti della seconda fase seguendo lo stesso metodo che avete usato per preparare la prima. Chiudete bene il recipiente e lasciate tutto all'ombra per altri 20 giorni.
Trascorso questo tempo, filtrate molto bene il tutto, unite questo liquido a quello della prima preparazione, imbottigliate e lasciate a riposo per 2 mesi al buio. Ricordatevi comunque che con l'invecchiamento il nocino migliora, quindi pazientate ancora un poco e bevetelo il prossimo inverno.

   

 

 

INGREDIENTI

Prima fase
20 noci acerbe
1 litro alcool a 90° 
1 kg zucchero
250 ml acqua
4 chiodi di garofano
la buccia di un limone

Seconda fase
le noci ed i chiodi di garofano filtrati della prima fase
la buccia di un limone
1/2 kg             zucchero
125 ml acqua
1/2 litro alcool a 90°
2 chiodi di garofano


 

LIMONCELLO

 


INGREDIENTI

15 

limoni, sbucciati spessi

2 x 750ml

alcol puro

4 tazze

zucchero

5 tazze

acqua

Pochi ingredienti, e moltissimo tempo: gli ingredienti per il limoncello sono semplici e fare un lotto non richiede molto lavoro, ma vi servirà del tempo. Il limoncello deve macerare per 80 giorni; cominciate a prepararlo all'inizio dell'estate così che è pronto da bere nei mesi caldi che vengono.

Per cominciare, vi occorrerà una grande brocca di vetro - almeno 4/4 - con un coperchio. Scegliete limoni con buccia spessa perchè sono più indicati per la macerazione. Vi serviranno circa 15 limoni medi; lavateli bene  con una spazzola vegetale ed acqua calda per rimuovere residui di insetticidi o cera. 

Asciugate i limoni e rimuovete la scorza. Uno sbucciatore di verdure farebbe di meglio: vi dà lunghe e grandi strisce. Altrimenti, grattate la scorza accuratamente con la punta di un coltello. Riempite la brocca con una bottiglia di alcol e, mentre rimuovete la scorza aromatica, aggiungetela nella brocca.

Il limoncello, secondo l'antica ricetta ligure, (chiamato anche "limoncino"),per avere un buon sapore, deve ottenersi da alcol di ottima qualità. Inoltre, il livello più alto di quest'ultimo garantirà che il limoncello non si trasformi in ghiaccio nel freezer.

Mischiate gli ingredienti ed aspettate. Dopo aver unito l'alcol e la buccia del limone, coprite la brocca e mettetela in uno stanzino buio e a temperatura ambiente o in un armadietto. Non c'è bisogno di agitarlo: tutto ciò che dovete fare è aspettare. Mentre continua la macerazione delle scorze, l'infuso assume lentamente l'aroma ed il colore giallo intenso del limone.

Dopo circa 40 giorni, unite lo zucchero all'acqua in un pentolino, portatela ad ebollizione e cuocete lo sciroppo per circa 5 minuti, finchè non si addensi. Lasciatelo raffreddare prima di aggiungerlo al miscuglio di limoncello , insieme all'altra bottiglia di alcol. 

Coprite e riponetelo nell'armadietto per altri 40 giorni. Poi, filtratelo semplicemente nelle bottiglie, scartando le scorze. Potete depositare le bottiglie in un armadietto, ma tenetelo sempre in freezer, così è freddo ghiacciato e siete pronti a berlo.

 

 

 

CONFETTURA DI FICHI

 

INGREDIENTI:

700 GR DI FICHI MATURI

400 GR DI ZUCCHERO

SUCCO DI 1/2 LIMONE

CANNELLA

30 GR DI PINOLI

2 CUCCHIAI DI BRANDY


Procedimento:

I fichi, che devono essere maturi ma sodi, vanno puliti con uno straccio (se necessario, possono essere lavati purchè siano perfettamente asciutti al momento del loro utilizzo. Vanno poi privati del picciolo e tagliati a spicchi. Questi vanno poi messi in un tegame basso e largo, cosparsi di zucchero e succo di limone e lasciati riposare per tre- quattro ore almeno.


Passato questo tempo, si aggiungono i pinoli e si cuociono i fichi a fuoco lentissimo senza rimestare, accontentandosi cioè di scuotere ogni tanto il tegame per non farli attaccare. La cottura è piuttosto lunga (almeno due ore) e va conclusa quando i fichi sono cotti e lo zucchero si è trasformato in caramello. A questo punto, si spegne il fuoco, si aggiungono il liquore e la cannella e si travasa la marmellata in barattoli puliti e sterilizzati.

 


CONFETTURA DI MELE COTOGNE

marmellata mele cotogne
                                                                                                                           INGREDIENTI

                                                                       12 MELE COTOGNE CIRCA

                                                                       1KG DI ZUCCHERO PER KG DI POLPA PULITA

In una pentola capiente fate bollire l'acqua e aggiungete poi le mele cotogne a cui avrete tolto il picciolo. Quando la loro buccia incomincia a screpolarsi, toglietele dal fuoco, fatele raffreddare un poco, sbucciatele, togliete loro i semi e passatele al passa verdure. Conservate l'acqua della loro cottura.
Sciogliete poi lo zucchero in un po' dell'acqua tenuta da parte (circa 200 ml) e cucinate fino a quando è diventato trasparente; ci vorranno circa 5 minuti. Aggiungete la purea di cotogne, mescolate e fate cuocere a fuoco basso fino a quando la cotogna avrà preso un bel colore rosso granato e la confettura si è gelatificata. Togliete subito dal fuoco e fate raffreddare per circa 10 minuti e, se ce ne fosse bisogno, schiumate ancora con la schiumarola prima di versarla nei vasi tiepidi e perfettamente puliti.
Chiudere subito con la confettura ancora calda e conservate in luogo asciutto e buio fino al momento dell'uso.

 

                           

                              Aceto balsamico

       provalo sulle fragole..........

 

Questo "aceto non aceto"e' un autentico elisir capace di esaltare e perfezionare i sapori delle pietanze, dalle più elaborate e raffinate a quelle più semplici e "povere". L'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia si ottiene tramite semplice fermentazione zuccherina ed acetica di mosto cotto. Ma il segreto e la "sapienza" del Balsamico reggiano stanno nel successivo ottimale invecchiamento ed affinamento che si protrae dentro batterie di botti di legni differenti per un lungo periodo di tempo, in ogni caso mai inferiore a 12 anni. Per certificare questo prodotto di una tradizione millenaria, nell'anno 1986 viene riconosciuta la denominazione di origine controllata dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia(legge n.93 del 3/04/86). Il disciplinare prevede che l'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, considerato condimento alimentare, venga ottenuto "dal mosto cotto a fuoco diretto proveniente dalla pigiatura di uve tradizionalmente coltivate in provincia di Reggio Emilia". Ne sapete già abbastanza per avvicinarvi con consapevolezza a questo prodotto del lavoro dell'uomo per il quale l'aggettivo "Tradizionale" - che fa la differenza con tutti gli altri aceti - non è una decorazione ma l'espressione dovuta di un lungo cammino e di esperienze secolari compiute nella terra di Reggio. Per ottenere un buon Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia occorre una qualità ben definita di uva ed occorre altresì che sia prodottta nel territorio provinciale. Le uve destinate alla produzione di mosti per la produzione di Aceto Balsamico Tradizionale e' il Trebbiano ed i diversi vitigni di Lambrusco. Se si vuole produrre semplicemente aceto di vino, dovremo alimentare il processo di acetificazione col vino, mentre procedurase si vuole produrre Aceto Balsamico Tradizionale il processo di acetificazione dovrà essere alimentato col mosto cotto.
La cottura del mosto che rappresenta la fase più "dinamica" e spettacolare del processo di produzione, persegue due importanti scopi: sterilizza il mosto stesso eliminando eventuali processi fermentativi in atto che potrebbero sconvolgere l'ecologia fermentativa della botte che lo riceve; concentra per effetto dell'evaporazione dell'acqua il contenuto zuccherino del mosto procurando abbondante alimento agli zygosaccaromiceti ovvero ai lieviti degli zuccheri.
A loro volta i lieviti trasformando lo zucchero in alcole, producono ricco alimento agli aceto-batteri responsabili della trasformazione dell'alcole in acido acetico. La concentrazione del mosto ha valori in percentuale che possono variare dal 30% al 70%.
La produzione dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, per tradizione classica, avviene in botticelle di legno disposte in batteria, il cui numero non deve essere comunque mai inferiore a tre. Ciascuna botte ha infatti una funzione precisa, la fermentazione acetica, la maturazione, l'invecchiamento. Sono utilizzate in prevalenza botticelle in legno di rovere, castagno, gelso, ciliegio,ginepro e frassino. Per determinare la capacità delle diverse botticelle occorre tenere presenti queste tre schematiche fasi: mettere a dimora il mosto ogni anno nella botte più grande che rappresenta la botte laboratorio e che trasforma il mosto zuccherino in aceto; l'anno seguente l'aceto passerà nella botte media per la maturazione; il terzo anno nella botte più piccola per l'invecchiamento. L'avviamento delle botti avviene con la messa a dimora del mosto cotto nei barili previo eventuale innesto di colonie batteriche. Poichè il processo di acetificazione necessita di molto ossigeno, i barili dovranno essere sistemati in luogo ben areato e il cocchiume(o foro) delle botti dovrà essere protetto non da un tappo ma da uno o più strati di garza. Da ricordare che l'Aceto Balsamico Tradizionale ha necessità di notevoli escursioni termiche, per cui l'ambiente ideale per ospitare un'acetaia è costituito dal solaio o dal sottotetto. Non a caso il duca d'Este, che come abbiamo visto d'aceto se ne intendeva, teneva l'acetaia nel torrione del palazzo Ducale a Modena, esposta a sud-ovest.

I dolci al balsamico sono una leccornìa delle Terre Estensi: anche sul gelato alla crema poche gocce di Balsamico Tradizionale fanno la differenza("gelato Matilde").

 

FRAGOLE ALL'ACETO BALSAMICO


500 gr di fragole ben mature
4 cucchiai di zucchero
4 cucchiai da the di aceto balsamico



Una ricetta semplicissima a condizione - ovvio - di usare l'aceto giusto. Balsamico tradizionale e nè giovane ne' vecchio (intorno ai dieci anni).
Si lavano le fragole e si toglie loro il picciolo (dopo averle lavate, in modo da non sprecarne il succo). Si tagliano a spicchi e si condiscono con lo zucchero e il balsamico. Si mescola il tutto e lo si lascia macerare a temperatura ambiente. Dopo un'ora sono pronte.


 

       GRAPPA ALLA PERA            Durata 60 giorni

Ingredienti:  

1 pera matura di media grandezza; 1 litro di grappa;

 30 gr. di zucchero.

Procedimento: 
ponete la pera, la grappa e lo zucchero in un contenitore ermetico e lasciate macerare per 60 giorni al sole. Filtrate il succo ottenuto ed imbottigliate. Il liquore è ottimo sui gelati o sui dolci.

 

 

sottaceti e sott'olio...di girasole!!!

Antipasto Classico
INGREDIENTI:
olio di semi di girasole, carciofi, funghi, peperoni, olive, cipolline, cetrioli, aceto, sale, aromi naturali. 

Carciofi spaccatelli
INGREDIENTI:
carciofi, olio di semi di girasole, aceto, sale, aromi naturali. 

Antipasto, Capperi, Carciofi, Funghi, prova anche tu!!!

Funghi champignons
INGREDIENTI:
funghi, olio di semi di girasole, sale, aceto, aromi naturali. 

 

   Pomodori secchi in olio di..... semi  .....    di girasole

                                                                      INGREDIENTI: Pomodori esiccati, olio di semi di girasole,aceto agro di vino,acqua, sale, zucchero. 

 

prova a creare sott'olio di girasole.....
 

Olive farcite
INGREDIENTI:
olive, olio di semi di girasole, sale

Cipolle "Borrettane" di Boretto ( Reggio Emilia)  in aceto balsamico

INGREDIENTI: Cipolline "Borrettane", acqua ,aceto balsamico 20%, un cucchiaino di miele di girasole (in alternativa allo zucchero),sale, olio di semi di girasole.