LIMONCELLO
INGREDIENTI
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15 |
limoni, sbucciati spessi |
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2 x 750ml |
alcol puro |
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4 tazze |
zucchero |
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5 tazze |
acqua |
Pochi ingredienti, e moltissimo tempo: gli ingredienti per il limoncello sono semplici e fare un lotto non richiede molto lavoro, ma vi servirà del tempo. Il limoncello deve macerare per 80 giorni; cominciate a prepararlo all'inizio dell'estate così che è pronto da bere nei mesi caldi che vengono.
Per cominciare, vi occorrerà una grande brocca di vetro - almeno 4/4 - con un coperchio. Scegliete limoni con buccia spessa perchè sono più indicati per la macerazione. Vi serviranno circa 15 limoni medi; lavateli bene con una spazzola vegetale ed acqua calda per rimuovere residui di insetticidi o cera.
Asciugate i limoni e rimuovete la scorza. Uno sbucciatore di verdure farebbe di meglio: vi dà lunghe e grandi strisce. Altrimenti, grattate la scorza accuratamente con la punta di un coltello. Riempite la brocca con una bottiglia di alcol e, mentre rimuovete la scorza aromatica, aggiungetela nella brocca.
Il limoncello, secondo l'antica ricetta ligure, (chiamato anche "limoncino"),per avere un buon sapore, deve ottenersi da alcol di ottima qualità. Inoltre, il livello più alto di quest'ultimo garantirà che il limoncello non si trasformi in ghiaccio nel freezer.
Mischiate gli ingredienti ed aspettate. Dopo aver unito l'alcol e la buccia del limone, coprite la brocca e mettetela in uno stanzino buio e a temperatura ambiente o in un armadietto. Non c'è bisogno di agitarlo: tutto ciò che dovete fare è aspettare. Mentre continua la macerazione delle scorze, l'infuso assume lentamente l'aroma ed il colore giallo intenso del limone.
Dopo circa 40 giorni, unite lo zucchero all'acqua in un pentolino, portatela ad ebollizione e cuocete lo sciroppo per circa 5 minuti, finchè non si addensi. Lasciatelo raffreddare prima di aggiungerlo al miscuglio di limoncello , insieme all'altra bottiglia di alcol.
Coprite e riponetelo nell'armadietto per altri 40 giorni. Poi, filtratelo semplicemente nelle bottiglie, scartando le scorze. Potete depositare le bottiglie in un armadietto, ma tenetelo sempre in freezer, così è freddo ghiacciato e siete pronti a berlo.
CONFETTURA DI FICHI
INGREDIENTI:
700 GR DI FICHI MATURI
400 GR DI ZUCCHERO
SUCCO DI 1/2 LIMONE
CANNELLA
30 GR DI PINOLI
Procedimento:I
fichi, che devono essere maturi ma sodi, vanno puliti con uno straccio (se
necessario, possono essere lavati purchè siano perfettamente asciutti al
momento del loro utilizzo. Vanno poi privati del picciolo e tagliati a spicchi.
Questi vanno poi messi in un tegame basso e largo, cosparsi di zucchero e succo
di limone e lasciati riposare per tre- quattro ore almeno.
Passato questo tempo, si aggiungono i pinoli e si cuociono i fichi a fuoco
lentissimo senza rimestare, accontentandosi cioè di scuotere ogni tanto il
tegame per non farli attaccare. La cottura è piuttosto lunga (almeno due ore) e
va conclusa quando i fichi sono cotti e lo zucchero si è trasformato in
caramello. A questo punto, si spegne il fuoco, si aggiungono il liquore e la
cannella e si travasa la marmellata in barattoli puliti e sterilizzati.
12 MELE COTOGNE CIRCA
1KG DI ZUCCHERO PER KG DI POLPA PULITA
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In una
pentola capiente fate bollire l'acqua e aggiungete poi le mele cotogne a
cui avrete tolto il picciolo. Quando la loro buccia incomincia a
screpolarsi, toglietele dal fuoco, fatele raffreddare un poco,
sbucciatele, togliete loro i semi e passatele al passa verdure. Conservate
l'acqua della loro cottura. |
Aceto balsamico
provalo sulle fragole..........
Questo "aceto non
aceto"e' un autentico elisir capace di esaltare e perfezionare i sapori
delle pietanze, dalle più elaborate e raffinate a quelle più semplici e
"povere". L'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia si ottiene
tramite semplice fermentazione zuccherina ed acetica di mosto cotto. Ma il
segreto e la "sapienza" del Balsamico reggiano stanno nel successivo
ottimale invecchiamento ed affinamento che si protrae dentro batterie di botti
di legni differenti per un lungo periodo di tempo, in ogni caso mai inferiore
a 12 anni. Per certificare questo prodotto di una tradizione millenaria,
nell'anno 1986 viene riconosciuta la denominazione di origine controllata
dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia(legge n.93 del 3/04/86). Il
disciplinare prevede che l'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia,
considerato condimento alimentare, venga ottenuto "dal mosto cotto a
fuoco diretto proveniente dalla pigiatura di uve tradizionalmente coltivate in
provincia di Reggio Emilia". Ne sapete già abbastanza per avvicinarvi
con consapevolezza a questo prodotto del lavoro dell'uomo per il quale
l'aggettivo "Tradizionale" - che fa la differenza con tutti gli
altri aceti - non è una decorazione ma l'espressione dovuta di un lungo
cammino e di esperienze secolari compiute nella terra di Reggio. Per ottenere
un buon Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia occorre una qualità ben
definita di uva ed occorre altresì che sia prodottta nel territorio
provinciale. Le uve destinate alla produzione di mosti per la produzione di
Aceto Balsamico Tradizionale e' il Trebbiano ed i diversi vitigni di
Lambrusco. Se si vuole produrre semplicemente aceto di vino, dovremo
alimentare il processo di acetificazione col vino, mentre
se
si vuole produrre Aceto Balsamico Tradizionale il processo di acetificazione
dovrà essere alimentato col mosto cotto.
La cottura del mosto che rappresenta la fase più "dinamica" e
spettacolare del processo di produzione, persegue due importanti scopi:
sterilizza il mosto stesso eliminando eventuali processi fermentativi in atto
che potrebbero sconvolgere l'ecologia fermentativa della botte che lo riceve;
concentra per effetto dell'evaporazione dell'acqua il contenuto zuccherino del
mosto procurando abbondante alimento agli zygosaccaromiceti ovvero ai lieviti
degli zuccheri.
A loro volta i lieviti trasformando lo zucchero in alcole, producono ricco
alimento agli aceto-batteri responsabili della trasformazione dell'alcole in
acido acetico. La concentrazione del mosto ha valori in percentuale che
possono variare dal 30% al 70%.
La produzione dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, per
tradizione classica, avviene in botticelle di legno disposte in batteria, il
cui numero non deve essere comunque mai inferiore a tre. Ciascuna botte ha
infatti una funzione precisa, la fermentazione acetica, la maturazione,
l'invecchiamento. Sono utilizzate in prevalenza botticelle in legno di rovere,
castagno, gelso, ciliegio,ginepro e frassino. Per determinare la capacità
delle diverse botticelle occorre tenere presenti queste tre schematiche fasi:
mettere a dimora il mosto ogni anno nella botte più grande che rappresenta la
botte laboratorio e che trasforma il mosto zuccherino in aceto; l'anno
seguente l'aceto passerà nella botte media per la maturazione; il terzo anno
nella botte più piccola per l'invecchiamento. L'avviamento delle botti
avviene con la messa a dimora del mosto cotto nei barili previo eventuale
innesto di colonie batteriche. Poichè il processo di acetificazione necessita
di molto ossigeno, i barili dovranno essere sistemati in luogo ben areato e il
cocchiume(o foro) delle botti dovrà essere protetto non da un tappo ma da uno
o più strati di garza. Da ricordare che l'Aceto Balsamico Tradizionale ha
necessità di notevoli escursioni termiche, per cui l'ambiente ideale per
ospitare un'acetaia è costituito dal solaio o dal sottotetto. Non a caso il
duca d'Este, che come abbiamo visto d'aceto se ne intendeva, teneva l'acetaia
nel torrione del palazzo Ducale a Modena, esposta a sud-ovest.
I dolci al balsamico sono una leccornìa delle Terre Estensi: anche sul gelato alla crema poche gocce di Balsamico Tradizionale fanno la differenza("gelato Matilde").
FRAGOLE ALL'ACETO BALSAMICO
500 gr di fragole ben mature
4 cucchiai di zucchero
4 cucchiai da the di aceto balsamico
Una ricetta semplicissima a condizione - ovvio - di usare l'aceto giusto.
Balsamico tradizionale e nè giovane ne' vecchio (intorno ai dieci anni).
Si lavano le fragole e si toglie loro il picciolo (dopo averle lavate, in modo
da non sprecarne il succo). Si tagliano a spicchi e si condiscono con lo
zucchero e il balsamico. Si mescola il tutto e lo si lascia macerare a
temperatura ambiente. Dopo un'ora sono pronte.
GRAPPA ALLA PERA Durata 60 giorni
Ingredienti:
1 pera matura di media grandezza; 1 litro di grappa;
30 gr. di zucchero.
Procedimento:
sottaceti e sott'olio...di girasole!!!
Antipasto ClassicoCarciofi spaccatelli
INGREDIENTI:
carciofi, olio
di semi di girasole, aceto, sale, aromi naturali.

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Funghi
champignons
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Pomodori
secchi in olio di..... semi ..... di girasole
INGREDIENTI: Pomodori esiccati, olio di semi di girasole,aceto agro di vino,acqua, sale, zucchero.
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Olive
farcite
INGREDIENTI:
olive, olio di semi di girasole, sale
Cipolle "Borrettane" di Boretto ( Reggio Emilia) in aceto balsamico
INGREDIENTI: Cipolline "Borrettane", acqua ,aceto balsamico 20%, un cucchiaino di miele di girasole (in alternativa allo zucchero),sale, olio di semi di girasole.