s o n e t t i
SPRAZZI DI LUCE SUL TEMPO CHE BALLA 



-1-

Sprazzi di luce
sul tempo che balla,
allodole chiare
frementi di sole.
Baci e calore
scanditi dall'ore
del mio dipartire.
Par come sgualcire
un sogno giulivo,
che sogno non è
perchè so
che io vivo.

 



-2-

Pacati, tranquilli,
silenti zampilli
di acque leggere
che appaiono vere
sulla riva del tempo.
Lambiscono calme
il terreno bruciato,
su ciò che mai nato
è latente e velato.
Silenti zampilli
sul riflesso del tempo

dove tu ancor brilli.

 

 

-3-

Nunzi di voli,
approdati ai ricordi
di noi ancor soli
sugli intimi bordi
di vite adombrate,
talvolta segnate
da bruschi risvegli.

Nunzi di giorni
se pur misteriosi,
che paion preziosi
di sguardi e di fughe,
in piccole rughe
stampate dal tempo
e brillanti nel sole.


Nunzi e rintocchi
di quelle campane
che dentro ai tuoi occhi
paion sovrane
di battiti lenti,
sui nostri momenti
bagnati d'amore. 

 

-4-

C'era un tempo per provare

nuovi giochi in riva al mare,

mentre stavo li' a guardare

delle onde lo schiumare.

 

C'è ora il tempo per guardare

gli altopiani e il frastagliare

di coste e golfi e trasformare

la natura dell'amare.

 

Verrà il tempo di sbagliare,

ci sarò e lo saprò fare.

 

-5-


Nubi inumidite
trepidanti di suoni,
stelle attraccate
ai lembi dei tuoni.

Vite disfatte
sullo stelo del fiore,
di quando l'amore
fatica a sbocciare.

Se poi per candore
sacrifichi il sogno,
non lo senti il bisogno
di troppe parole,
ma solo di sole.

Allora sei tu,
del tempo il colore.


-6-


Poi giunge il momento,
con ali leggere,
di vivere il vento
di gioia e tormento.

Del tempo rasento
istanti e tornanti,
di un cuore sbandato,
qua dentro approdato.

Poi giunge il momento,
di un bacio, lo sento.


-7-


Non sono appassiti
i gesti infiniti
di menti partite
per mete smarrite.

Non sono agguerrite
le lotte intestine
dal ventre sortite
e da abbracci lenite.

Se pure per sbaglio,
son dentro al tuo abbaglio.

 

-8-

Filtri di luce
su zolle e corolle
col tempo che balla,
stillando emozioni
che paion passioni.


Controlli i timori
di timidi cuori
che senza mentire
son fermi a sentire
e non sanno svanire.

Filtri di luce,
li vedo apparire.



-9-

Cosa ci resta
di questi momenti,
se chiudi le mani
e senti dolenti
le note del cuore.

Cosa ci resta
di luci sfocate
su labbra mancate
per anni e lasciate
in trepida attesa.

Cosa ci resta
se non quell'intesa.




-10-

Danzanti cortecce
su tronchi con frecce
spezzate dal tempo,
fan da paravento
su rosse atmosfere
che sembrano vere.

Poi svaniscono piano
da una fragile mano.

 

-11-

Gemme di giada

in uno scrigno di luce

i tuoi occhi:

lo so se mi tocchi

ch’è un dono d’amore.

 

Sbocciato,

perduto,

trovato,

vissuto

sul confine del sogno.

 

Tu, prezioso gioiello,

in questo castello

risplendi di buono,

di fresco, di bello

ed è proprio per quello

non reggi il confronto

col testo del mondo.

 

Tu solo,

tu ancora,

tu sempre,

fino all’ultima ora

del tempo presente,

t’amerò con la mente.

 

 

-12-

Amo le tue mani,

che mi accarezzano il cuore.

 

Amo il tuo sorriso,

brillante più del sole.

 

Amo la tua fragilità,

che ti paragona ad un fiore.

 

Amo la tua sincerità,

che mi fa sentir migliore.

 

Amo la tua essenza,

quando di te, non riesco a far senza.

 

Amo la tua presenza,

frutto delicato

sul mio destino devastato.

 

Amo tutto ciò,

perché a me lo hai donato.

 

-13-

Come posson le parole

spiegarti loro sole

i moti del mio cuore.

Quando sento,

quando vedo,

quando provo,

le emozioni di quel raggio,

negli spazi indefiniti

del tuo abbraccio.

 

Come posson le parole,

riassumere l’amore

o affidarti la certezza

che può dare una carezza.

 

Come posson le parole

far capire a chi non vuole

catturare con un dito

tutto ciò che è infinito.

 

 

-14-

Trasporta quest'acqua

la polvere bianca

e sento che manca

dell'onde il momento

ed è tutto in fermento.

 

Trasporta la mente

i ciottoli scuri

d'incubi puri

e di fredde ragioni

sulle nostre stagioni.

 

Trasporta la vita:

in discesa o in salita.

 

 

-15-

Sola assolata,

dal sale assetata,

le labbra seccate

su parole scordate

che riflettono l'ale

di zitte cicale.

 

Sola assolata,

ballando il presente

che invade la mente

col ritmo suadente

di un sole cocente.

 

Sola assolata:

lo son sempre stata.

 

 

-16-

Mulìebri preghiere,

le mani congiunte

sugli alti fusti

e su questi erbusti

fioriti nel cuore.

 

Che voglio, che chiedo,

se non le possiedo

le corde accordate

di viole e violini

con echi divini.

 

Le mani disgiunte:

abbracciando la vita.

 

-17-

Tutto l'ardore,
talvolta,
si perde per amore.
Capita di
sacrificare l'amore
per non perdere tutto.
Finchè avremo noi stessi,
nulla sarà perduto.

 

-18-

Calde ali
che trasudano di sogni
le mie,spezzate
non volano piu'
tra intervalli di luce.

Se l'ombra ricuce
ogni netto contrasto,
è ciò ch'è rimasto
che freme nel vasto
squarcio di sole.

Calde ali
m'avvolgono il cuore.

 

-19-


Cori intonati
di sensi accorati
che smuovono i venti
intrigando gli eventi.
Cori silenti
di odi dolenti.

Il tempo che danza,
non detta distanza
del dir,
del cantare,
se poi decide d'andare
chi teme d'amare.

E sorride il futuro
da dietro quel muro.




-20-


Risvegliata,
da un'ode d'aiuto,
poi lapidata
dalla folle pensata,
di spegnere il sole
con crude parole.

Sventrato,
il giglio caduto,
calpestato
il sogno tessuto,
obbligato
il cammin non voluto.

Petali soli,
dispersi sul prato,
senza corolle
e poi senza fiato,
riprendon la danza
che il tempo conduce.

Risvegliata,
da sprazzi di luce.


Tiziana